2010. május 30., vasárnap
Ultime parole famose- Híres utolsó mondatok 3. rész
41. Mi hanno detto che lei è in contatto con la mafia, è vero?
42. Ma dai, è un saltino da nulla...
43. Non sono un bambino... figurati se sto lì a mettermi la cintura di sicurezza per fare un giro in giostra...
44. E dai, non crederai mica che con dei bambini per casa io lasci in giro un pistola carica, eh?
45. Oh, finalmente hanno riparato l'ascensore!
2010. május 27., csütörtök
Te ismered mindet? -Olasz gesztusok videóval
http://www.youtube.com/watch?v=aouLSgTb1fw&feature=related
Ma che dici?- Mit beszélsz? Mit hordasz itt össze?
Si mangia spaghetti?- Eszünk spagettit?
É buono!- Finom, jó.
Ho fame!- éhes vagyok
Vai all’inferno!- Menj a pokolba!
Prima- előtt, elötte
Dopo- után, utána
Vattene!- Tűnj el!
Non me ne frega!- Teszek rá! Tojok rá!
Cerca di capirmi!-Nem mondhatom el, de próbáld megérteni
Questo non funziona.- Ez nem működik. Ez így nem jó.
Hai paura!-Félsz!
In breve- Röviden.
tutto sotto controllo- Minden a legnagyobb rendben, nincs semmi gond
C’é qualche rapporto -Van valami kapcsolat, összefüggés a két dolog között
Sei cornuto- Bunkó, hülye, felszarvazott
Sei un gran nulla.- Egy senki vagy.
Calmati. – Nyugodj meg! Csillapodj le!
Guarda che se ti prendo, ti picchio! Ha elkaplak, megverlek.
cosí cosí- megjárja
Sei matto- bolond vagy!
Ti faccio un culo cosí- Szétverlek!
furbo- ravasz
finocchio- buzi
scopare, fottere- kefélni, dugni
Ma che dici?- Mit beszélsz? Mit hordasz itt össze?
Si mangia spaghetti?- Eszünk spagettit?
É buono!- Finom, jó.
Ho fame!- éhes vagyok
Vai all’inferno!- Menj a pokolba!
Prima- előtt, elötte
Dopo- után, utána
Vattene!- Tűnj el!
Non me ne frega!- Teszek rá! Tojok rá!
Cerca di capirmi!-Nem mondhatom el, de próbáld megérteni
Questo non funziona.- Ez nem működik. Ez így nem jó.
Hai paura!-Félsz!
In breve- Röviden.
tutto sotto controllo- Minden a legnagyobb rendben, nincs semmi gond
C’é qualche rapporto -Van valami kapcsolat, összefüggés a két dolog között
Sei cornuto- Bunkó, hülye, felszarvazott
Sei un gran nulla.- Egy senki vagy.
Calmati. – Nyugodj meg! Csillapodj le!
Guarda che se ti prendo, ti picchio! Ha elkaplak, megverlek.
cosí cosí- megjárja
Sei matto- bolond vagy!
Ti faccio un culo cosí- Szétverlek!
furbo- ravasz
finocchio- buzi
scopare, fottere- kefélni, dugni
2010. május 24., hétfő
UNGHERIA: L’alluvione colpisce il nord-est del Paese- Áradások Észak-Magyarországon
Ancora critica la situazione metereologica nel Nord-Est dell’Ungheria, dove la pioggia ha causato abbondanti allagamenti. Solo in questa regione sono state evacuate oltre 1000 persone, più di 2500 in tutto il paese. Le operazioni di contenimento delle esondazioni stanno proseguendo in tutte le zone fluviali ungheresi, mentre oltre 50 strade sono state chiuse al traffico, inclusa l’autostrada M3.
2010. május 23., vasárnap
Capelli e cura del corpo: le tendenze estive maschili- Nyári férfi divat
Da un decennio a questa parte, gli uomini hanno decisamente intensificato il tempo dedicato alla cura del proprio aspetto esteriore. Palestre, creme antirughe, scrub, massaggi e, non ultimo, chirurgia plastica, sembrano essere in netta ascesa fra il genere maschile, con veri e propri record per questo settore.
Come ormai consuetudine nel mondo femminile, anche per gli uomini le nuove tendenze arrivano oltreoceano: la concezione di un uomo più naturale, lontano dalla figura quasi artificiale imposta dai media negli ultimi anni.
Entriamo nei dettagli di queste nuove tendenze, già adottate dai più noti VIP statunitensi.
In materia di capelli, la prossima estate vedrà la compresenza dello stile corto o rasato, sul modello Jake Gyllenhaal in “Brothers”, e delle pettinature di media lunghezza e con lunghe frange sulla fronte, ma stando ben attenti a non sfociare in un look troppo “emo”. Vi è da scommettere, inoltre, che le nostre spiagge saranno invase dallo stile Robert Pattinson.
2010. május 20., csütörtök
Ultime parole famose- Híres utolsó mondatok 2. rész
1. Sono uscito da luoghi ben peggiori di questo.
2. Questo trucchetto è il più vecchio del mondo. Non crederanno mica che io ci casci?
3. Quale mostro potrebbe mai vivere in un posto come questo?
4. Sarebbe stupido piazzare una trappola proprio qui!
5. Tranquilli. Ho un piano infallibile.
6. A cosa servirà questo pulsante?
7. Non c'è problema. E' facile!
8. Non se lo aspetteranno mai, questo!
9. Scommetto che a me riesce meglio!
10. Sto ingrassando. Da domani mi alzo prima e faccio mezz'ora di ginnastica.
2010. május 15., szombat
Ultime parole famose- Híres utolsó mondatok 1. rész
1. Cosa mai potrebbe andare storto?
2. Cosa c'è di male ad usare l'asciugacapelli nella vasca da bagno?
3. Credimi... non sentirai alcun dolore.
4. Dovrai passare sul mio cadavere!
5. 110 volts non possono uccidere una persona!
6. Lo fanno apposta a mettere quei segnali di PERICOLO, così per spaventarti!
2. Cosa c'è di male ad usare l'asciugacapelli nella vasca da bagno?
3. Credimi... non sentirai alcun dolore.
4. Dovrai passare sul mio cadavere!
5. 110 volts non possono uccidere una persona!
6. Lo fanno apposta a mettere quei segnali di PERICOLO, così per spaventarti!
2010. május 9., vasárnap
Expo di Shanghai, Gömböc dall’Ungheria l’erede del cubo di Rubik
Oltre 40 anni dopo la nascita del Cubo di Rubik, una delle invenzioni ungheresi più famose d'Ungheria, i geni magiari colpiscono ancora. Stavolta non si tratta di un cubo, ma di un oggetto dalla forma che ricorda il guscio di una tartaruga, il Gömböc, caratterizzato dal suo essere in perenne movimento. Secondo gli scienziati, infatti, non esiste un altro corpo al mondo con meno punti di equilibrio. Per risolvere il rompicapo occorre appunto trovare la posizione di equilibrio, in modo da fermare il Gömböc.
2010. május 5., szerda
Nomadi- Io vagabondo
Nomadi- Io vagabondo
Io un giorno crescerò
e nel cielo della vita volerò.
Ma un bimbo che ne sa
sempre azzurra non
può essere l'età…
Poi, una notte di settembre
mi svegliai, il vento sulla
pelle, sul mio corpo il
chiarore delle stelle;
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…
Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.
Sì, la strada è ancora là
un deserto mi sembrava la città.
Ma un bimbo che ne sa sempre
azzurra non può essere l'età.
Poi, una notte di settembre
me ne andai, il fuoco
di un camino, non è caldo
come il sole del mattino,
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…
Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.
vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio
e nel cielo della vita volerò.
Ma un bimbo che ne sa
sempre azzurra non
può essere l'età…
Poi, una notte di settembre
mi svegliai, il vento sulla
pelle, sul mio corpo il
chiarore delle stelle;
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…
Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.
Sì, la strada è ancora là
un deserto mi sembrava la città.
Ma un bimbo che ne sa sempre
azzurra non può essere l'età.
Poi, una notte di settembre
me ne andai, il fuoco
di un camino, non è caldo
come il sole del mattino,
chissà dov'era casa mia
e quel bambino che
giocava in un cortile…
Io, vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio.
vagabondo che son io,
vagabondo che non sono altro
soldi in tasca non ne ho,
ma lassù mi è rimasto Dio
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